mobbing reato - An Overview
mobbing reato - An Overview
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Con sentenza n. 23230 del 10 maggio 2012, la III Sez. Penale di Cassazione ha prosciolto con system piena (perché il fatto non sussiste) un blogger, affermando che alle testate on-line non si applicano l'obbligo di registrarsi presso un tribunale e il reato di stampa clandestina.
l’ingiuria offende il decoro e l’onore della vittima, cioè la considerazione che egli ha di sé, mentre la diffamazione lede la reputazione, cioè la considerazione che gli altri hanno della vittima.
In particolare, un uomo, dopo otto anni di processo e dopo aver subito reato di spaccio pena anche la custodia cautelare, riusciva a dimostrare la propria innocenza in merito a un'accusa di violenza sessuale; solo dopo la sua assoluzione il Pubblico Ministero aveva esercitato l'azione penale contro i calunniatori, per un reato oramai non più perseguibile in quanto estinto per prescrizione.
Al pari, la satira – rappresentando una forma di espressione artistica – forza la mano sugli aspetti della continenza (ricorrendo advertisement espressioni pungenti e ironiche) e dell’obbligo della verità, ma in ogni caso è chiamata al rispetto di tutti gli altri aspetti visti fin qui.
La giurisprudenza ha riconosciuto la possibilità di fare ricorso alla prova presuntiva, “che può costituire l’unica forma for every la formazione del convincimento del Giudice, non trattandosi di mezzo di prova di rango inferiore agli altri” (cfr. Cassazione Civile, n. 24474/2014).
Caratteristiche principali della diffamazione: l’offesa alla reputazione, la comunicazione con più persone, la differenza con l’ingiuria, il termine per querelare.
Se questi sono i tratti che caratterizzano il reato di calunnia, in giurisprudenza si trovano numerose pronunce che hanno contribuito a delinearne i connotati in modo più preciso.
Sulla scorta di tali parametri l’Osservatorio milanese ha individuato cinque categorie di diffamazione, che consentono di indicare criteri orientativi per la liquidazione del danno:
La Cassazione, con la sentenza n. 12761 del 2014 ha ricondotto le ipotesi di diffamazione a mezzo social community, entro i confini della diffamazione aggravata perpetrata mediante l’utilizzo del mezzo di pubblicità.
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Il reato di diffamazione presuppone dunque la presenza di almeno thanks persone in grado di percepire le parole diffamatorie (esclusi il diffamante e il diffamato).
La giurisprudenza sul punto afferma quanto segue: “I fatti non sono assai risalenti nel tempo e, comunque, l’oblio collettivo non è scontato in relazione ad un caso quale quello in esame, for each tutte le specificità sopra evidenziate e tenuto conto delle implicazioni politiche ed istituzionali.
"Chiunque, fuori dei casi indicati nell'articolo precedente, comunicando con più persone, offende l'altrui reputazione, è punito con la reclusione fino a un anno o con la multa fino a euro 1.032.
All'inizio la giurisprudenza, non cosciente di come funzionasse la comunicazione del mondo dei social e quanto quest'ultima fosse originale rispetto alle dinamiche tradizionali della rete, non si rese disponibile a riconoscere tale fattispecie di reato.
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